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Classi energetiche degli edifici: come effettuare il calcolo e come migliorarle

Con l'entrata in vigore delle nuove direttive europee sull'efficienza energetica degli edifici (EPBD IV) e il progressivo recepimento nei regolamenti nazionali, il ruolo del tecnico certificatore è diventato ancora più centrale e strategico. Entro il 2030, tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere a emissioni zero, e quelli esistenti dovranno progressivamente migliorare le proprie prestazioni. In questo scenario, la determinazione corretta della classe energetica non è solo un adempimento formale, ma uno strumento essenziale per pianificare interventi di riqualificazione energetica, accedere a incentivi e garantire conformità normativa. Per svolgere questa attività in modo corretto, è fondamentale conoscere i criteri aggiornati di classificazione energetica, i riferimenti normativi (in particolare le UNI/TS 11300 e la UNI 10349) e i parametri di calcolo che determinano l'attribuzione della classe, come l'EPgl,nren, l'EPgl,tot e gli indici di prestazione parziali. Questo articolo fornisce una guida operativa, pensata per i tecnici, su come determinare la classe energetica di un edificio secondo i metodi attualmente in vigore.

Cosa si intende per classe energetica?

La classe energetica è un indicatore delle prestazioni energetiche di un edificio, che si basa su una valutazione complessiva del fabbisogno energetico dell'immobile in condizioni standard di utilizzo e clima, considerando tutti i servizi energetici principali, dal riscaldamento alla produzione di acqua calda sanitaria. Il parametro tecnico di riferimento per l'attribuzione della classe è l'indice EPgl,nren (prestazione energetica globale non rinnovabile), espresso in kWh/m² anno, che misura consumo annuo di energia primaria non rinnovabile necessario a coprire i servizi energetici dell'edificio, tenendo conto anche del rendimento degli impianti. L'attribuzione della classe energetica è il risultato finale di un processo di diagnosi energetica e viene poi riportata nell'Attestato di Prestazione Energetica (APE), documento ufficiale necessario per la compravendita, la locazione, l'accesso a incentivi e, in alcuni casi, per l'agibilità degli immobili. Per gli edifici nuovi o ristrutturati, la normativa richiede il raggiungimento di classi energetiche elevate, fino alla Classe A4, che corrisponde agli standard degli edifici a energia quasi zero (nZEB). Per gli edifici esistenti, la classe può variare in funzione della tipologia costruttiva, degli impianti presenti e dello stato di manutenzione.

Quali sono le classi energetiche?

La valutazione si basa su una scala che va dalla classe G, la meno peggiore, fino alla classe A4, la migliore perché più prestazionale secondo gli standard attuali. Ogni classe identifica un intervallo di valori dell'indice EPgl,nren (energia primaria non rinnovabile), espresso in kWh/m² anno, che rappresenta il fabbisogno energetico per riscaldamento, raffrescamento, ventilazione, illuminazione e produzione di acqua calda sanitaria.

Tabella delle classi energetiche degli edifici

Le soglie sono definite dal Decreto Requisiti Minimi (D.M. 26 giugno 2015) e basate sui criteri delle norme UNI/TS 11300 e UNI 10349. Il valore di riferimento per la classificazione è sempre l'EPgl,nren, mentre l'EPgl,tot viene indicato a fini informativi nell'APE.

Di seguito una tabella di riferimento che riassume i valori tipici utilizzati per la classificazione energetica degli edifici:

Classe Energetica Consumo Minimo (EPgl,nren) Consumo Massimo (EPgl,nren) Punteggio
Classe A4 - ≤ 0,40 EP 10
Classe A3 > 0,40 EP ≤ 0,60 EP 9
Classe A2 > 0,60 EP ≤ 0,80 EP 8
Classe A1 > 0,80 EP ≤ 1,00 EP 7
Classe B > 1,00 EP ≤ 1,20 EP 6
Classe C > 1,20 EP ≤ 1,50 EP 5
Classe D > 1,50 EP ≤ 2,00 EP 4
Classe E > 2,00 EP ≤ 2,60 EP 3
Classe F > 2,60 EP ≤ 3,50 EP 2
Classe G > 3,50 EP - 1

⚠️ Nota: I valori possono subire leggere variazioni in base alla destinazione d'uso, alla zona climatica e alla tipologia di edificio. Per un calcolo preciso è necessario fare riferimento ai software accreditati aggiornati e alle normative vigenti.

Come si calcola la classe energetica di un edificio

Il calcolo della classe energetica di un edificio è il risultato di una procedura tecnica normata, che prevede la raccolta dei dati, la modellazione dell'edificio e l'elaborazione tramite software certificati. Il valore ottenuto dell'indice EPgl,nren determina in quale fascia si colloca l'edificio all'interno della scala di classificazione energetica.

Di seguito sono riepilogati i principali passaggi che un tecnico abilitato deve seguire:

  1. Raccolta dati tecnici:
    informazioni geometriche dell'edificio, caratteristiche termo-fisiche dell'involucro (pareti, coperture, serramenti), dati climatici della zona, e presenza di ponti termici.
  2. Analisi degli impianti
    caratteristiche e rendimenti di generatori termici, sistemi di distribuzione, emissione, regolazione e accumulo. Include anche impianti per la produzione di acqua calda sanitaria e sistemi di ventilazione.
  3. Contributi da fonti rinnovabili
    pannelli fotovoltaici, solare termico, pompe di calore, impianti geotermici o biomasse, da valutare in termini di copertura dei fabbisogni.
  4. Input in software certificati
    utilizzo di strumenti di calcolo conformi alle UNI/TS 11300, come ad esempio Termolog, Edilclima, MC4, Blumatica o DOCET. Questi software elaborano i dati e restituiscono l'EPgl ,nren, l'EPgl ,tot e gli indici parziali per i singoli servizi energetici.
  5. Attribuzione della classe energetica
    sulla base del valore di EPgl,nren ottenuto, l'edificio viene inserito nella fascia corrispondente (da G ad A4), secondo le soglie definite dalla normativa.

Oltre all'EPgl, è possibile calcolare anche altri indicatori di prestazione come l'IAC (indice di autosufficienza energetica), l'Indice di prestazione energetica per il riscaldamento (EPH) e per il raffrescamento (EPC), fondamentali per interventi di diagnosi energetica o per la definizione di scenari migliorativi. Una corretta modellazione dell'edificio, l'inserimento preciso dei dati e la conoscenza approfondita delle norme di riferimento sono elementi essenziali per garantire un risultato affidabile e conforme ai requisiti di legge.

Errori più comuni nel calcolo della classe energetica

Anche con l'utilizzo di software certificati, il calcolo della classe energetica può essere soggetto a errori, spesso legati a una raccolta dati incompleta o a un errato inserimento dei parametri. Ecco i più frequenti:

Sottovalutazione delle dispersioni mancata considerazione dei ponti termici, valori errati di trasmittanza, o utilizzo di dati standard non coerenti con l'edificio reale.
Modellazione dell'impianto incompleta dati insufficienti su generatori, sistemi di distribuzione o regolazione, che influenzano direttamente il rendimento globale
Assenza o errata valutazione delle fonti rinnovabili impianti fotovoltaici o solare termico non inseriti correttamente o sottostimati nella copertura dei fabbisogni
Trascurare la ventilazione meccanica controllata impianti VMC non considerati nel bilancio energetico, con impatto sull'EPgl,nren
Attribuzione errata delle zone termiche attribuzione errata delle zone riscaldate o non climatizzate, che altera la superficie utile e il bilancio energetico.

Una verifica attenta dei dati di input e la piena conoscenza delle norme UNI/TS 11300 sono essenziali per garantire un calcolo affidabile e un'APE conforme alle prescrizioni di legge.

Esempio di calcolo

Per rendere più chiaro il processo di determinazione della classe energetica, riportiamo un esempio semplificato, basato su un caso frequente nella pratica professionale.

L'edificio ipotetico che analizzeremo in questo esempio è il seguente:

  • Tipologia: edificio residenziale unifamiliare
  • Zona climatica: E (gradi giorno: 2401-3000)
  • Superficie utile riscaldata (Su): 120 m²
  • Struttura: muratura piena non isolata, copertura non coibentata
  • Serramenti: legno con vetro singolo
  • Impianto di riscaldamento: caldaia a gas tradizionale (rendimento utile 80%)
  • Impianto ACS: incluso nella stessa caldaia
  • Fonti rinnovabili: assenti

Inserendo i dati in un software conforme alle UNI/TS 11300 (es. Termolog o Blumatica), viene elaborato il fabbisogno energetico per i servizi di riscaldamento e produzione ACS, tenendo conto delle caratteristiche dell'involucro e degli impianti.

  • EPgl,nren calcolato: 3,10 kWh/m² anno
  • Classe energetica attribuita: F (range tra 2,60 e 3,50 kWh/m² anno)

Il valore elevato di EPgl,nren è giustificato dall'assenza di coibentazione, da impianti obsoleti e da una bassa efficienza dell'involucro edilizio.

Edificio il classe energetica F

Con questo dato, l'edificio ricade nella classe energetica F. In fase di diagnosi, è possibile simulare interventi migliorativi (cappotto, sostituzione infissi, impianto a condensazione, fotovoltaico) e stimare la nuova classe ottenibile post-intervento.

Come migliorare la classe energetica di un edificio

Migliorare la classe energetica di un edificio è un processo che comporta interventi mirati di riqualificazione sull'involucro e sugli impianti, finalizzati alla riduzione del fabbisogno di energia primaria non rinnovabile. In Italia, la classe energetica più diffusa tra gli edifici esistenti è la classe G, che comprende la maggior parte degli immobili costruiti prima degli anni '80. La classe E è invece frequente negli edifici degli anni '90, mentre la classe D rappresenta lo standard minimo attualmente richiesto per i nuovi edifici secondo la normativa vigente.

Per migliorare la prestazione energetica, gli interventi più efficaci riguardano:

  • Isolamento dell'involucro edilizio: realizzazione di cappotti termici esterni, isolamento della copertura o del solaio verso ambienti non climatizzati, coibentazione di pareti e solai.
  • Sostituzione dei serramenti: installazione di infissi con vetro basso emissivo e telaio ad alte prestazioni.
  • Efficientamento impiantistico: sostituzione di vecchi generatori con caldaie a condensazione, pompe di calore, sistemi ibridi o a biomassa.
  • Integrazione con fonti rinnovabili: installazione di impianti fotovoltaici, solare termico, o sistemi di accumulo.
  • Ventilazione meccanica controllata (VMC): per il controllo dell'umidità e la riduzione delle dispersioni per ventilazione naturale.

Il passaggio a una classe energetica superiore consente non solo un miglioramento del comfort abitativo e una riduzione dei consumi, ma anche l'accesso a incentivi fiscali nazionali e altri strumenti di detrazione previsti per gli interventi di riqualificazione.

Esempio di miglioramento della classe energetica

Il caso dell'edificio unifamiliare analizzato in precedenza, inizialmente in classe F, permette di mostrare come sia possibile risalire di più classi con un approccio integrato. In questo caso, gli interventi proposti sono i seguenti:

  • Isolamento a cappotto delle pareti esterne (10 cm, λ = 0,035 W/mK)
  • Coibentazione del sottotetto con pannelli in lana di roccia
  • Sostituzione dei serramenti con infissi in PVC doppio vetro basso emissivo
  • Installazione di caldaia a condensazione (rendimento utile 103%)
  • Integrazione con impianto fotovoltaico da 3 kW con autoconsumo

Il risultato dopo gli interventi è questo:

  • EPgl,nren post-intervento: 1,40 kWh/m² anno
  • Nuova classe energetica: C

Il miglioramento è significativo: l'edificio passa dalla classe F alla classe C, con una riduzione di oltre il 50% del consumo di energia primaria non rinnovabile. Questo risultato dimostra l'efficacia di una strategia che combina interventi sull'involucro edilizio e riqualificazione impiantistica.

Diagnosi energetica: strumento fondamentale per il tecnico qualificato

La diagnosi energetica è il processo tecnico attraverso cui è possibile analizzare in modo approfondito il comportamento energetico di un edificio, individuare le criticità e proporre gli interventi più efficaci per migliorarne la classe energetica. Si tratta di un'attività fondamentale per pianificare interventi di riqualificazione realmente sostenibili, sia dal punto di vista energetico che economico. Per redigere una diagnosi efficace è necessario conoscere in dettaglio:

  • le norme tecniche di riferimento (UNI/TS 11300, UNI EN 16247);
  • i criteri di valutazione costi-benefici e di priorità degli interventi;
  • l'utilizzo dei software professionali per simulazioni e confronti energetici;
  • le possibilità di accesso agli incentivi attraverso il miglioramento delle classi.

Per supportare i tecnici in questo processo, abbiamo realizzato un corso online di Diagnosi Energetica pensato per professionisti, aggiornato alle ultime normative e valido per il riconoscimento dei crediti formativi professionali (CFP).

✅ Cosa troverai nel corso:

  • Esempi pratici e casi studio reali
  • Approfondimenti sui metodi di calcolo e sugli errori da evitare
  • Guida all'utilizzo dei software più diffusi
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Commenti

  • Pisa 12/03/2021 - 07:36

    Buongiornochiedo come posso avere la certezza, prima dell inizio dei lavori,che, una volta eseguiti gli interventi energetici al fine di beneficiare del superbonus la mia classe energetica sia salita di due livelli? diversamente divrò pagare per intero, no? grazie

    Rispondi
    Redazione Pedago.it 12/03/2021 - 17:11

    Salve, ecco un articolo in cui abbiamo risposto alla sua domanda https://www.pedago.it/blog/superbonus-ape-convenzionale.htm

  • Gianni 04/07/2020 - 15:13

    Concordo con giacomo stazio, anch'io non so a chi rivolgermi per la certificazione energetica del mio appartamento e del condominio in cui vivo, dal momento che non esistono sembra certificatori autorizzati e di certa idoneità come richiesto dal recente "decreto rilancio" per ottenere l'ecobonus 110%. possibile che in italia si facciano sempre leggi che poi hanno bisogno di interpreti come se fossero scritte in olandese?

    Rispondi
    Claudio 13/01/2021 - 01:56

    Caro gianni, io non ho commenti ... e quindi concordo con te ... sto cercando anch'io un "referente", e tutti qui a padova, chiedono euri prima della certificazione ... se poi voglio fare una ristrutturazione loro garantiscono solo la stessa, ma non danno certificazioni a norma .... un caos nel caos ...

  • Paola 04/09/2020 - 12:33

    G d.m. 26/06/2015 pe fabbricato inverno: bassa pe fabbricato estate: bassa pi? info ipe globale non rinnovabile (epgl,nren): 249.12 kwh/m2a ipe: non indicato per favore: cosa significa ipe globale non rinnovabile? grazie

    Rispondi
    Redazione Pedago.it 15/09/2020 - 15:03

    Salve, ipe globale non rinnovabile sta per indice di prestazione energetica globale non rinnovabile (epgl,nren) si tratta del valore più preciso da cui deriva l'attribuzione della classe energetica e che indica l'energia totale consumata dall'edificio climatizzato per metro quadro di superficie ogni anno.

  • Giacomo Stazio 26/05/2020 - 16:05

    Sarebbe interessante sapere quali credenziali richiedere ad un certificatore energetico affinchje' sia riconosciuto a livello legale dallo stato italiano. se una qualsiasi persona mi stila un certificato energetico che poi risulta non valido ai fini legali, cosa succede? grazie

    Rispondi

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