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Ingegneria energetica: cos'è, cosa studia e quali sono gli sbocchi lavorativi

L'ingegneria energetica è una branca dell'ingegneria appartenente al settore industriale che studia i principi di fisica, chimica e altre discipline scientifiche affini, applicandole in funzione della progettazione di sistemi, impianti e soluzioni finalizzate all'uso razionale dell'energia. In questo campo il protagonista di riferimento è l'ingegnere energetico, profilo professionale votato allo studio e allo sviluppo di nuovi metodi di utilizzo razionale dell'energia, da fonti rinnovabili e non, con lo scopo di massimizzarne l'impiego e, contemporaneamente, limitare l'impatto sull'ambiente.

Ingegneria energetica: a cosa serve?

Scendendo più nel dettaglio, l'applicazione dell'ingegneria energetica serve a sviluppare soluzioni per l'utilizzo razionale dell'energia ovvero:

  • il trasporto dell'energia;
  • la conversione dell'energia;
  • l'utilizzo finale dell'energia in varie forme.

Al tempo stesso, gli esperti di questa disciplina puntano a:

  • ridurre l'impatto negativo sull'ambiente;
  • ridurre i rischi per la popolazione;
  • promuovere il risparmio energetico.

Ingegneria energetica: dove e cosa si studia?

L'ingegneria energetica che in Italia viene studiata presso le università e ingloba al suo interno materie come:

  • matematica;
  • chimica;
  • fisica;
  • informatica;
  • elettrotecnica;
  • impiantistica.

E tutte quelle altre materie che contribuiscono a formare il profilo del professionista esperto nella gestione dell'energia. Esistono classi di laurea in ingegneria energetica sia triennali che che quinquennali. Le triennali fanno riferimento alla Laurea L-9 in ingegneria industriale, mentre tra quelle quinquennali la più diffusa è la LM-30 in Ingegneria Energetica e Nucleare.

Come diventare ingegnere energetico

Analogamente alle altre branche dell'ingegneria, per esercitare la professione di ingegnere energetico, dopo aver conseguito il titolo idoneo, bisognerà effettuare l'iscrizione all'albo degli ingegneri previo superamento con profitto dell'esame di stato abilitante alla professione. L'iscrizione all'albo è fondamentale per poter svolgere l'attività di ingegnere energetico ed è influenzata (così come la partecipazione all'esame di abilitazione) dalla tipologia di laurea conseguita. Gli aspiranti ingegneri energetici in possesso della Laurea triennale L-9 potranno iscriversi nella sezione B dell'albo, per il settore industriale. Chi possiede lauree quinquennali (magistrali o specialistiche che siano) come ad esempio la LM-30 potrà iscriversi nella sezione A dell'albo, per il settore industriale.

Ingegneria Energetica: Sbocchi lavorativi

Conseguire una laurea in ingegneria energetica è una buona scelta? a prescindere dalle opinioni sulla difficoltà del corso di studi, bisogna dire che gli effettivi sbocchi lavorativi e gli ambiti professionali in cui possono trovare occupazione i laureati in ingegneria energetica sono numerosissimi. Infatti, ferma restando la possibilità di lavorare come freelancer, si potrà trovare lavoro presso:

  • aziende del settore dei servizi;
  • enti del settore dell'approvvigionamento energetico;
  • industrie produttrici di componenti per impianti energetici;
  • studi di progettazione di impianti o siti legati energetico.
  • imprese specializzate nella produzione di energia;
  • aziende di analisi, sicurezza e monitoraggio dell'impatto ambientale delle installazioni energetiche;
  • aziende che si occupano di disattivazione di impianti nucleari e smaltimento di rifiuti radioattivi.

Da non sottovalutare, poi, la possibilità di trovare impiego in due profili particolarmente richiesti al giorno d'oggi come l'energy manager e l'esperto della gestione energetica o E.G.E..

Ingegnere Energetico: lo stipendio

Si tratta di un lavoro di grande responsabilità per il quale vengono corrisposti salari e stipendi abbastanza elevati, tutto però dipende dal settore in cui ci si inserisce e dalle modalità in cui si opera (nonchè dalle proprie capacità personali). Lo stipendio mensile dell'ingegnere energetico va dai circa 1300 € ad un tetto massimo di circa 4.500 €, con una media di circa 1.900 € al mese, in media si parla di 38.000 € all'anno che possono aumentare in base all'esperienza del professionista. Nel seguente grafico abbiamo riportato l'ammontare approssimativo dello stipendio dell'ingegnere energetico rapportato agli anni di esperienza lavorativa.

Formazione per Ingegnere Energetico

Il settore della gestione energetica, quello delle energie rinnovabili e tutti gli altri ambiti in cui un ingegnere energetico può trovare impiego sono dei settori in costante sviluppo e aggiornamento. Il compito di questo professionista è proprio riuscire a stare al passo e, talvolta, anticipare l'evoluzione continua che l'ingegneria sta subendo nel campo energetico. Nuove applicazioni, nuove normative, nuovi modi di intendere, progettare e valutare che richiedono un processo di aggiornamento professionale costante e ripetuto nel tempo, necessità sottolineata anche dal regolamento dell'ordine professionale che prevede l'obbligo per gli iscritti di conseguire CFP come prova dell'avvenuta attività di formazione e potenziamento delle competenze e della professionalità. In quest'ottica ci sono diversi corsi di formazione che ci sentiamo di consigliare agli eventuali ingegneri energetici, o aspiranti tali, che si trovassero a leggere questo articolo:

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