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Conto Termico 3.0: Cosa prevede e novità del 2025

Il 5 agosto 2025 la Conferenza Unificata ha dato il via libera al nuovo Conto Termico 3.0, firmato dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica. Si tratta di un aggiornamento sostanziale rispetto alla versione precedente: l'obiettivo è sostenere interventi di efficienza energetica e produzione termica rinnovabile, rendendo le procedure più accessibili e i benefici più ampi. Il meccanismo mette a disposizione un plafond annuale totale di 900 milioni di euro, suddivisi in 400 milioni per le Pubbliche Amministrazioni e 500 milioni destinati ai soggetti privati. Questo significa che c'è una dotazione rilevante per chi opera nel settore tecnico, ma anche che occorre muoversi con attenzione: i fondi sono limitati e le domande saranno accolte fino a esaurimento delle risorse disponibili. In questo articolo abbiamo risposto alle 5 domande principali in materia:

  1. Quali sono le principali novità rispetto al Conto Termico 2.0?
  2. Chi può accedere Conto Termico 3.0?
  3. Quali sono gli interventi e le spese ammissibili?
  4. Qual è la durata degli incentivi?
  5. È prevista la cumulabilità con altri incentivi?

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Abbiamo pensato anche a questo: Ecco un episodio del nostro Podcast in cui affrontiamo l'argomento.

Quali sono le principali novità rispetto al Conto Termico 2.0?

Le innovazioni introdotte non sono marginali. Con il Conto Termico 3.0 cambiano diversi aspetti, che rendono il meccanismo più moderno e vicino alle esigenze di progettisti e operatori del settore. Tra le novità più rilevanti:

  • Semplificazione delle procedure: documentazione più snella, tempi ridotti e cataloghi di apparecchiature pre-qualificate per velocizzare l'accesso agli incentivi.
  • Ampliamento dei beneficiari: non solo privati e Pubbliche Amministrazioni, ma anche enti del Terzo Settore e nuove configurazioni collettive.
  • Inclusione degli edifici non residenziali privati: uffici, strutture ricettive, negozi e capannoni possono ora essere oggetto di interventi incentivati.
  • Nuove tipologie di intervento: impianti fotovoltaici con accumulo e colonnine di ricarica per veicoli elettrici, a condizione che siano abbinati alla sostituzione degli impianti termici con pompe di calore elettriche.
  • Eliminazione delle caldaie a condensazione alimentate a gas: non più incentivate, in coerenza con gli obiettivi di decarbonizzazione.
  • Aggiornamento dei massimali di spesa: limiti di costo rivisti alla luce dei nuovi prezzi di mercato e dell'evoluzione tecnologica.

Chi può accedere Conto Termico 3.0?

Il perimetro dei soggetti beneficiari è stato ampliato rispetto al passato. Ecco a chi è rivolto:

  • Privati: per edifici a uso terziario e, in ambito residenziale, solo per l'installazione di impianti termici da fonti rinnovabili.
  • Pubbliche Amministrazioni: comprese società in house, autorità portuali, ex IACP e cooperative edilizie sociali.
  • Enti del Terzo Settore non economici: ora equiparati alle Pubbliche Amministrazioni.
  • Comunità energetiche rinnovabili e configurazioni di autoconsumo collettivo, tramite un soggetto rappresentante.
  • ESCO certificate e partenariati pubblico-privati, che possono gestire progetti complessi e integrati.

Quali sono gli interventi e le spese ammissibili?

Gli interventi incentivabili si dividono in due grandi categorie: quelli dedicati all'efficienza energetica e quelli per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Di seguito le analizziamo in dettaglio.

Efficienza energetica

Gli interventi di efficienza energetica mirano a ridurre i consumi e a migliorare il comfort degli edifici. Tra i principali:

  • Isolamento di superfici opache (pareti, coperture, pavimenti).
  • Sostituzione di infissi e installazione di schermature solari.
  • Sistemi di building automation, contabilizzazione e termoregolazione.
  • Sostituzione dell'illuminazione con tecnologie ad alta efficienza.
  • Allaccio a reti di teleriscaldamento.
  • Sistemi ibridi "factory made" e scaldacqua a pompa di calore.
  • Installazione di fotovoltaico con accumulo e colonnine di ricarica elettrica, se abbinate a pompe di calore.

Produzione di energia termica da fonti rinnovabili

Questa categoria riguarda le tecnologie che producono calore senza combustibili fossili:

  • Pompe di calore aria-acqua e geotermiche, sistemi ibridi o bivalenti.
  • Solare termico e solar cooling.
  • Microcogenerazione da fonti rinnovabili.
  • Impianti a biomassa certificata.
  • Allaccio a reti di teleriscaldamento efficiente.

Per il settore pubblico è prevista anche la possibilità di demolizione e ricostruzione di immobili esistenti, al fine di realizzare edifici a energia quasi zero, con ampliamenti fino al 25% o ricostruzione in altra area dello stesso comune.

Qual è la durata degli incentivi?

La durata degli incentivi varia a seconda della tipologia di intervento e, per le rinnovabili, anche in base a potenza e superficie. In caso di più interventi nello stesso edificio, prevale sempre la durata più lunga.

Categoria / Tecnologia Parametro Durata incentivo
Efficienza energetica (involucro, impianti, illuminazione, BA) - 5 anni
Pompe di calore ≤ 35 kW 2 anni
Pompe di calore > 35 kW e ≤ 2.000 kW 5 anni
Sistemi ibridi o bivalenti ≤ 35 kW / > 35 kW 2 anni / 5 anni
Caldaie a biomassa ≤ 35 kW / > 35 kW 2 anni / 5 anni
Solare termico / solar cooling ≤ 50 m² / > 50 m² 2 anni / 5 anni
Scaldacqua a pompa di calore - 2 anni
Allaccio a teleriscaldamento efficiente - 5 anni
Microcogenerazione da rinnovabili < 50 kWe 5 anni
Fotovoltaico con accumulo / colonnine EV Solo con pompe di calore elettriche Allineati all'intervento principale

È prevista la cumulabilità con altri incentivi?

Il Conto Termico 3.0 non è cumulabile con strumenti nazionali come:

  • Superbonus;
  • Ecobonus;
  • Bonus Casa;
  • Bandi regionali sugli stessi costi.

È invece ammessa la cumulabilità con contributi locali riferiti a spese diverse, purché non venga superato il 100% della spesa ammissibile.

Massimali di spesa e limiti annuali

Il decreto stabilisce tetti unitari e complessivi per ogni tipologia di intervento. Alcuni valori di riferimento:

Isolamento superfici opache fino a 350 €/m², massimo 100.000 €
Infissi fino a 800 €/m², massimo 500.000 €
Schermature solari fino a 250 €/m², massimo 90.000 €
Illuminazione efficiente fino a 35 €/m², massimo 140.000 €
Edifici a energia quasi zero fino a 1.300 €/m², massimo 3.000.000 €
Fotovoltaico da 1.500 €/kW (fino a 20 kW) a 1.050 €/kW (oltre 600 kW); accumulo fino a 1.000 €/kWh

Accanto ai massimali per singolo intervento, sono fissati anche dei limiti complessivi annuali:

  • 400 milioni €/anno per le Pubbliche Amministrazioni.
  • 500 milioni €/anno per i privati.
  • 20 milioni €/anno per soluzioni innovative.

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