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Come diventare CTU: Iscrizione all'albo, Nomina e Ruolo del consulente tecnico d'ufficio

Quando nel corso di un processo civile, il giudice si trova a dover affrontare complesse questioni di natura tecnico-scientifica, che esulano dalle proprie competenze, è possibile avvalersi della collaborazione di un tecnico esperto in materia. Parliamo del CTU, acronimo di Consulente Tecnico d'Ufficio, un professionista iscritto in un apposito albo, in possesso dell'esperienza e delle competenze necessarie la risoluzione della causa. Il CTU, nominato dal giudice ai sensi dell'articolo 61 del Codice di Procedura Civile, opera come ausiliario del tribunale, offrendo risposte sintetiche e esaurienti a quesiti tecnici che influenzano le decisioni finali. Nonostante l'importanza di questa figura, vi sono spesso incertezze riguardo ai suoi requisiti, funzioni e compiti, specie alla luce della recente riforma Cartabia. Questo articolo, ispirato al nostro corso online per CTU, mira a chiarire questi dubbi e a fornire una guida pratica per coloro che aspirano a diventare consulenti tecnici d'ufficio o che già esercitano questa professione. Scopriremo insieme quali passi seguire per intraprendere questa carriera e come operare una volta nominati.

Chi può iscriversi all'albo del CTU

Il primo passo per diventare Consulente Tecnico d'Ufficio è iscriversi ad un apposito albo, solo allora si potrà essere nominati dal giudice come ausiliare in tribunale. Ogni tribunale ha un proprio albo CTU, ordinato per categorie professionali, da cui attingere all'occorrenza. La domanda d'iscrizione è riservata a esperti che già appartengono a un ordine professionale o che siano registrati negli elenchi delle Camere di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato.
Per avere qualche esempio, possono ambire ad iscriversi all'albo:

  • Architetti;
  • Ingegneri
  • Geometri
  • Psicologi
  • Medici
  • Periti e Grafologi
  • Antiquari e Restauratori

Queste categorie rappresentano solo alcune delle numerose professioni che possono aspirare a diventare CTU, questo perché, durante un processo civile, ogni giudice può avere bisogno delle competenze tecniche più disparate.

I requisiti per diventare CTU

Tuttavia, pur avendo competenze diverse, ciascun CTU è chiamato a possedere i medesimi requisiti specifici. A seguito dell'aggiornamento normativo, possono iscriversi coloro che soddisfano i seguenti criteri:

Iscrizione a Ordini o Associazioni Professionali i candidati devono essere regolarmente iscritti nei rispettivi ordini o collegi professionali, nei ruoli o nelle associazioni professionali pertinenti.
Formazione Professionale Continua è necessario essere in regola con gli obblighi di formazione continua, come richiesto dal proprio ordine professionale o, per le professioni non organizzate in ordini e collegi, dall'associazione secondo l'articolo 2 della legge n. 4 del 2013.
Specchiata condotta morale bisogna possedere una condotta morale irreprensibile, senza condanne penali definitive o procedimenti pendenti rilevanti.
Residenza o Domicilio Devono avere residenza anagrafica o domicilio professionale all'interno del circondario del tribunale, come stabilito dall'articolo 16 della legge 21 dicembre 1999, n. 526.
Competenza tecnica i candidati devono avere competenza nelle aree di interesse del loro campo professionale, dimostrabile con almeno 5 ani di esercizio continuativo della professione per cui ci si iscrive, o con titoli di specializzazione, certificazioni UNI e curriculum scientifici.

La riforma Cartabia ha inserito altri due requisiti preferenziali che, seppur non obbligatori, contribuiscono a delineare il quadro professionale di un CTU e sono tenute in grande considerazione in fase di nomina, ovvero:

  • il possesso di competenze nell'ambito della conciliazione, acquisibili anche mediante specifici percorsi formativi;
  • conseguimento di adeguata formazione sul processo e sull'attività del consulente tecnico.

In questo modo, si evidenzia che il consulente non deve essere esperto "solo" della sua materia, ma è necessario che abbia un solido bagaglio di conoscenze su quei principi e quelle procedure su cui si basa tutto il processo civile. La Riforma, quindi, sembra seguire la scia di quella che era l'iniziativa di alcuni tribunali che già da tempo avevano iniziato a richiedere agli iscritti la frequenza di un corso di formazione di 20 ore sul ruolo di CTU.

Per aiutare i professionisti a soddisfare questi requisiti e restare aggiornati, abbiamo sviluppato un corso accreditato che si allinea perfettamente con la nuova normativa. Il nostro corso, completamente online, offre un'esperienza di apprendimento flessibile e approfondita, ed è l'ideale per prepararsi a svolgere il ruolo di CTU e mettersi in regola con l'obbligo di formazione continua, arricchendo il proprio profilo professionale.

Iscrizione all'albo dei CTU 2024

A partire dal 4 gennaio 2024, è stata abolita la modalità di iscrizione cartacea, consentendo esclusivamente la modalità telematica per l'iscrizione all'Albo dei consulenti tecnici e dei periti presso il Tribunale. Per agevolare la procedura, il Ministero della Giustizia ha pubblicato il portale "Gestione Albi, elenchi CTU e altri ausiliari", a cui è possibile accedere per iscriversi agli albi di uno dei diversi tribunali italiani. Ricordiamo che non è possibile effettuare l'iscrizione a due o più albi di differenti circoscrizioni.
La nuova procedura di iscrizione valida dal 2024, è stata descritta dal Ministero della Giustizia all'interno di video tutorial che riportiamo di seguito.


Inoltre, per approfondire i contenuti del video, il ministero ha pubblicato un apposito manuale PDF dedicato ai candidati utenti CTU, che abbiamo reso disponibile al seguente link.
SCARICA IL MANUALE PER I CANDIDATI CTU
Ricordiamo che, una volta accolta l'iscrizione del CTU da parte del Presidente del Tribunale, il professionista ha l'obbligo di comunicare, nel più breve tempo possibile, l'eventuale interruzione dell'attività professionale o il cambiamento del recapito telefonico e l'indirizzo.

Mantenimento dell'iscrizione

Con la nuova normativa gli albi saranno soggetti ad aggiornamento periodico, di conseguenza per mantenere l'iscrizione, bisognerà rispettare i seguenti criteri:

  1. svolgere l'attività professionale in maniera continua;
  2. essere in regola con l'obbligo di formazione professionale continua, previsto dall'ordine, collegio o associazione di appartenenza.

Come avviene la nomina di un CTU

La nomina del tecnico avviene quando, durante un processo, i soli atti di causa non permettono di risolvere la contesa tra le parti, di conseguenza si rende necessaria una perizia. A quel punto, il giudice nomina un CTU con un'apposita ordinanza finalizzata a designare il professionista che andrà a ricoprire il ruolo, scegliendo dall'albo dei consulenti tecnici d'ufficio tenuto presso il tribunale di riferimento. Contestualmente all'ordinanza di nomina il giudice dovrà formulare i quesiti di natura tecnica a cui il CTU dovrà rispondere, fissando anche la data dell'udienza in cui il consulente dovrà presentarsi per prestare giuramento ai sensi dell'articolo 191 del c.p.c.Formula di giuramento del CTU
La domanda a questo punto è: quanti CTU possono essere nominati? Di norma uno solo ma, in caso di questioni di elevata complessità, il Giudice può decidere di nominare più consulenti o può essere lo stesso CTU a chiedere di essere affiancato dai propri collaboratori o da uno specialista. Tuttavia, in alcuni processi può capitare che il Giudice debba formulare quesiti di natura tecnica appartenenti a tematiche e ambiti totalmente slegati tra di loro, in questo caso verranno nominati tanti CTU quanti sono gli ambiti su cui il giudice richiede ausilio.

Inoltre, ai sensi dell'art. 63 del c.p.c. il consulente tecnico non può rifiutare l'incarico affidatogli dal Giudice ma, in presenza di motivazioni valide e documentate, può astenersi dallo svolgere il compito. Tali motivazioni sono indicate nell'art. 51 del c.p.c. e, in loro presenza, il CTU che non si astiene può essere ricusato.

Quando è prevista la ricusazione per il CTU

Secondo l'articolo 63 del c.p.c. è possibile richiedere la ricusazione del consulente, ovvero la sua sostituzione, in presenza delle motivazioni indicate dall'articolo 51 dello stesso riferimento normativo, ovvero:

  1. se il CTU ha interesse nella causa o in un'altra vertente sulla stessa questione di diritto;
  2. se il CTU o il suo coniuge sono parenti, conviventi o commensali abituali di una delle parti o dei difensori delle parti;
  3. se il CTU o il suo coniuge hanno una causa pendente o grave inimicizia o rapporti di credito o debito con una delle parti o dei difensori;
  4. se il CTU ha dato consiglio o prestato patrocinio nella causa, ha deposto in essa come testimone;
  5. se il CTU è tutore, curatore, procuratore, agente o datore di lavoro di una delle parti;
  6. se il CTU è amministratore o gerente di un ente, di un'associazione che ha interesse nella causa.

Più in generale si può affermare che il CTU può essere ricusato in ogni caso in cui, con la sua nomina, non venga rispettato il principio di terzietà.

Il ruolo del CTU in tribunale

Una volta prestato giuramento, il compito del consulente è fornire una risposta chiara ed esaustiva ai quesiti del giudice, per farlo egli deve seguire degli step ben precisi:

1. Verifica e Nomine All'inizio delle operazioni, il CTU verifica le generalità dei presenti e la regolarità della nomina dei Consulenti Tecnici di Parte (CTP)
2. Esame del Mandato Il Tecnico legge il quesito formulato dal giudice ed esamina gli atti e i documenti pertinenti, formulando eventuali richieste di chiarimento.
3. Svolgimento delle operazioni peritali Questo include sopralluoghi, accertamenti, o verifiche tecniche necessari per rispondere ai quesiti.
4. Interazione con le Parti Le parti coinvolte, i loro avvocati e i CTP possono partecipare alle operazioni peritali, presentare memorie e formulare osservazioni tecniche, come previsto dagli articoli 194 e 195 del Codice di Procedura
5. Redazione della CTU Il CTU redige una relazione dettagliata che risponde ai quesiti del giudice, con motivazioni adeguate. Questa relazione deve essere depositata entro i termini stabiliti dal giudice e secondo le modalità previste​

Comunicazione delle Operazioni Peritali

Il CTU è tenuto a comunicare l'inizio delle operazioni peritali per garantire i principi del contraddittorio e del diritto alla difesa. Questa comunicazione può avvenire:

  • durante l'udienza di conferimento dell'incarico, dove data, ora e luogo delle operazioni sono registrati nel verbale;
  • se la comunicazione avviene dopo l'udienza, il CTU notifica le informazioni tramite il cancelliere;
  • tramite Posta Elettronica Certificata (PEC), in modo da garantire rapidità e tracciabilità​.

Redazione e Deposito della CTU

La risposta del CTU deve essere inclusa all'interno di una relazione tecnica, chiamata anche relazione peritale o CTU, un documento al cui interno il professionista deve riportare tutti gli avvenimenti, le informazioni e le evidenze che lo hanno condotto ad elaborare la propria risposta. Una volta redatta, la relazione dovrà essere depositata secondo le modalità previste dal Processo Civile Telematico. Per farlo bisogna, innanzitutto, rispettare i seguenti requisiti:

  • essere iscritti al ReGindE ovvero al Registro Generale degli Indirizzi Elettronici gestito dal Ministero della Giustizia;
  • essere iscritti ad un PDA, ovvero ad un Punto di Accesso (sito o struttura) con cui accedere all'infrastruttura gestista dal Ministero della Giustizia;
  • essere in possesso di un Redattore di Atti, ovvero software per la creazione "busta telematica" in formato .xml nel rispetto delle disposizioni tecniche previste;
  • essere in possesso di PEC e Firma Digitale.

Per effettuare il deposito telematico della relazione peritale vero e proprio, bisognerà quindi:

  1. inserirla nella busta telematica tramite il Redattore Atti;
  2. apporre la firma digitale sugli atti;
  3. avviare il deposito tramite collegamento al proprio PDA;
  4. inviare la busta tramite PEC all'indirizzo dell'ufficio giudiziario di pertinenza.

Ricordiamo che si tratta di un elaborato particolarmente importante, la cui validità dipende strettamente dalla sua completezza dal punto di vista contenutistico e che, una volta depositata la CTU può essere considerata nulla se nella sua redazione si commettono determinati errori. Si parla dunque di cause di nullità che possono essere suddivise in:

Nullità formale dovute a formalità come la mancata sottoscrizione dell'elaborato
Nullità sostanziale dovuta a violazioni del principio di contraddittorio e del diritto di difesa delle parti
Nullità parziale che si estende soltanto ad alcune parti della relazione peritale

Nello specifico, ecco qualche esempio di irregolarità che determinano la nullità della relazione peritale:

  • omesso avviso alle parti dell'inizio delle operazioni e/o di prosecuzione delle stesse;
  • mancata trasmissione della relazione alle parti per i rilievi critici finali;
  • partecipazione alle operazioni peritali di CTP nominati in modo irregolare;
  • utilizzo di documenti non ritualmente prodotti in causa e non autorizzati da entrambe la parti;
  • svolgimento di indagini che esulano dai quesiti posti dal Giudice.

Per approfondimenti su come redigere una relazione peritale impeccabile consigliamo la lettura di un articolo tecnico in cui una nostra docente esperta, l'Arch. Carmen Granata, prende in esame come caso studio, un esempio di perizia effettuata per determinare l'entità dei danni da infiltrazione di acqua in un condominio. L'articolo è arricchito dal materiale fotografico e dalla relazione peritale vera e propria che la nostra docente, in veste di CTU, ha redatto in risposta al quesito del giudice.
LEGGI L'ARTICOLO TECNICO

Quanto guadagna un CTU

La determinazione dei compensi per i CTU è regolata da normative specifiche, tra cui l'art. 50 del Testo Unico e le tabelle allegate al D.M. 30 maggio 2002, che forniscono linee guida per calcolare i compensi dei CTU, distinguendo tra diverse categorie di incarichi in base alla complessità. Il compenso si basa sulle "vacazioni," unità di tempo di due ore. Nello specifico, il compenso per la prima vacazione è di 14,68 €, mentre per ciascuna delle vacazioni successive è di 8,15 €.

Questo sistema permette di adattare i compensi alla natura e complessità del lavoro svolto. Inoltre, vengono riconosciute le spese documentate, necessarie per l'espletamento dell'incarico, come viaggi e materiali, che devono essere accuratamente documentate per il rimborso. Il giudice ha la facoltà di adeguare i compensi in base alla difficoltà del caso e alla qualità del lavoro. Per garantire trasparenza, il CTU deve documentare con precisione le ore lavorate e le spese sostenute. Di seguito, un esempio pratico di calcolo della parcella:

Descrizione Attività Ore Impiegate Numero di Vacazioni Compenso (€) Totale (€)
Riunione preliminare con le parti 2 1 14,68 €14,68
Svolgimento delle operazioni peritali 4 2 2 * 8,15 €16,30
Redazione della relazione tecnica 6 3 3* 8,15 €24,45
Discussione finale in tribunale 2 1 8,15 €8,15
Totale Compenso per Vacazioni €63,58
Spese documentate (viaggi, materiali) €100,00
Totale Parcella €163,58

In questo esempio, il totale delle ore impiegate ammonta a 14 ore, suddivise in 7 vacazioni da due ore ciascuna. Il compenso totale per le vacazioni è di 63,58 euro. A questo importo, si aggiungono le spese documentate di 100 euro, per un totale complessivo di 163,58 euro, a cui si devono sommare l'IVA e i contributi previdenziali.

FAQ sul Consulente Tecnico d'Ufficio

Chiudiamo il nostro articolo sul Consulente Tecnico, con un breve video in cui l'avvocato Filippo Inzirillo, docente del nostro Corso CTU, risponde alle domande sul consulente tecnico. Buona visione

Commenti

  • Valeria 01/09/2022 - 12:29

    Buongiorno, sono un'assistente sociale regolarmente iscritta all'albo, sto concludendo il percorso di studi magistrale in scienze criminologiche. probabilmente dopo frequenterò un master in psicopatologia forense. con i miei requisiti ? possibile diventare ctu? grazie mille

    Rispondi
    Redazione Pedago.it 02/09/2022 - 13:01

    Salve, la risposta ? si, i suoi requisiti professionali la rendono idonea all'iscrizione all'albo dei ctu. inoltre, per acquisire conoscenze e competenze specifiche su come svolgere il ruolo di consulente tecnico le consiglio il nostro corso di formazione che trova a questo link

  • Francesco 24/11/2021 - 14:16

    Buongiorno, da ufficiale medico in servizio permanente in forza armata in possesso di iscrizione al relativo ordine professionale di appartenenza, è possibile diventare ctu?

    Rispondi
    Redazione Pedago.it 02/12/2021 - 12:59

    Salve, a tutti i professionisti iscritti presso un ordine professionale o alla camera di commercio ? concessa la possibilit? di iscriversi all'albo dei ctu: eccole un articolo a riguardo: https://www.pedago.it/blog/iscrizione-albo-ctu.htm

  • Francesca 16/09/2021 - 11:17

    Salve laurea triennale in psicologia del lavoro master in mimica facciale non iscritta all'albo posso fare in ctu grazie

    Rispondi
    Redazione Pedago.it 24/09/2021 - 15:15

    Salve, l'iscrizione al proprio albo o alla camera di commercio (in caso di professioni non regolamentate in ordini professionali) è un requisito fondamentale per poter ricoprire il ruolo di ctu.

  • Raffaella 10/09/2021 - 15:46

    Grazie per la risposta ma tecnicamente io non credo di poter essere iscritta a nessuno degli elenchi da voi indicati? giusto?

    Rispondi
    Redazione Pedago.it 10/09/2021 - 16:48

    Salve, preciso che abbiamo indicato soltanto a titolo esemplificativo e non esaustivo alcuni degli ordini professionali a cui è concesso di diventare ctu, perchè i contenuti redazionali del nostro blog e la nostra offerta formativa si rivolgono prettamente a quelle categorie di professionisti. ci sono altri ordini professionali, ad esempio psicologi o medici, i cui iscritti possono diventare ctu. in più, chi appartiene ad una professione non organizzata in ordine o collegio può far valere come requisito l'iscrizione alla camera di commercio, industria, agricoltura e artigianato. in ogni caso, l'iscrizione all'albo del ctu è subordinata all'esercizio e all'esperienza in un'altra professione, che sarà quella per cui si verrà convocati a svolgere la consulenza tecnica d'ufficio.

  • Raffaella Bussolino 10/09/2021 - 13:21

    Buongiorno, sto per terminare un master in psicologia giuridica e forense da 60cfu. ho una laurea in giurisprudenza ma nessuna iscrizione ad albi professionali. posso diventare ctu e se si come?

    Rispondi
    Redazione Pedago.it 10/09/2021 - 15:44

    Salve, l'iscrizione all'albo professionale o agli elenchi conservati presso le camere di commercio, industria, agricoltura e artigianato della provincia relativa per le professioni non organizzate in ordini o collegi ? uno dei requisiti fondamentali per diventare ctu.

  • Marco Roversi 24/04/2021 - 07:35

    Buongiorno, sono un dipendente regionale a tempo pieno chiedo se posso svolgere attività di ctu o ctp. eventualmente , devo chiedere l'autorizzazione alla stessa regione.

    Rispondi
    Redazione Pedago.it 26/04/2021 - 10:51

    Buongiorno, l'attività di ctu non rientra nei casi di incompatibilità con il pubblico impiego previsti dall'art. 53, d.lgs. 165 del 2001, e ai sensi della sentenza del consiglio di stato 17/07/2017, n. 3513, per il dipendente pubblico è possibile svolgere il ruolo di ctu anche senza aver richiesto l'autorizzazione da parte dell’amministrazione di appartenenza

  • Giulia Magistro 11/02/2021 - 16:40

    La legislazione è molto complessa e gli onorari mi par di capire molto bassi non ho capito se un ctu può essere chiamato quando necessario o essere accanto al giudice sempre scusate la mia ignoranza

    Rispondi
    Redazione Pedago.it 15/02/2021 - 11:46

    Il ctu rimane iscritto all'albo, ma viene convocato quando è necessario effettuare una perizia.

  • Giulia Magistro 10/02/2021 - 21:58

    Buonasera sono una farmacista regolarmente scritta all'albo professionale posso aspirare a diventare ctu?

    Rispondi
    Redazione Pedago.it 11/02/2021 - 13:18

    Salve, la risposta è si, in accordo con la legge 24/2017, anche i farmacisti potranno ricoprire il ruolo di ctu.

  • Erica 10/01/2021 - 18:06

    Buongiorno, sono laureata in mediazione linguistica per interpretariato e traduzione. per l'iscrizione nel registro dei ctu, è necessaria l'iscrizione a un'associazione di categoria o avere partita iva? ringrazio.

    Rispondi
    Redazione Pedago.it 11/01/2021 - 10:33

    Salve, eccole un articolo in cui si specificano i requisiti per l'iscrizione all'albo del ctu https://www.pedago.it/blog/iscrizione-albo-ctu.htm le ricordiamo, inoltre, che per le professioni non organizzate in ordini, esistono degli appositi elenchi presso la camera di commercio in cui bisogna essere iscritti

  • Eugenio Maniscalco 04/01/2021 - 17:28

    Buongiorno sono un archeologo con varie esperienze d'ambito archeologico e storico artistico, vorrei avere maggiori informazioni riguardo l'iscrizione presso un tribunale come consulente tecnico d'ufficio. vista l'assenza di. un effettivo albo degli archeologi, qual è la procedura per una corretta iscrizione agli albi?

    Rispondi
    Redazione Pedago.it 04/01/2021 - 17:45

    Salve, la procedura è la medesima, con la differenza che per le professioni non organizzate in ordini è richiesta l'iscrizione agli elenchi conservati presso le camere di commercio, industria, agricoltura e artigianato della provincia di competenza

  • Giancarlo Sandri 08/11/2020 - 18:10

    Esiste un modello di domanda da riempire e da presentare al tribunale insieme agli altri documenti previsti o il testo della medesima è libero?

    Rispondi
    Redazione Pedago.it 09/11/2020 - 17:12

    Salve, potrà trovare il modulo e ulteriori informazioni sul sito del tribunale di riferimento

  • Giacomo Greco 27/10/2020 - 11:00

    Buongiorno, sono un ingegnere iscritto all albo degli ingegneri sez. a. volevo sapere se per l'iscrizione all'albo dei ctu devo aver conseguito una certa anzianit? nel mio albo. grazie g.g.

    Rispondi
    Redazione Pedago.it 02/11/2020 - 14:50

    Salve, eccole un articolo che approfondisce l'argomento "iscrizione all'albo dei ctu" indicando requisiti e modalità: https://www.pedago.it/blog/iscrizione-albo-ctu.htm

  • Nicola 06/09/2020 - 10:36

    Buongiorno.. sono un revisore condominiale e vorrei fare il corso di ctu, e' possibile? inoltre essendo iscritto ad un'associazione di categoria (no albo) devo iscrivermi alla camera di commercio? grazie

    Rispondi
    Redazione Pedago.it 15/09/2020 - 15:05

    Salve, eccole un articolo in cui abbiamo trattato l'argomento:link

  • Lara 17/06/2020 - 01:06

    Salve,io devo ancora laurearmi,per ora mi sono solo specializzata con corsi professionali e master in criminologia, psicologia e criminal profiling, per fare questo corso ed essere introdotta nel campo, devo essere per forza laureata?

    Rispondi
    Redazione Pedago.it 19/06/2020 - 14:47

    Salve, per seguire il nostro corso per ctu non è necessario nessun requisito. per svolgere l'effettiva mansione di ctu, invece, dovrà attenersi a quanto specificato nell'articolo

  • Giovanni 06/03/2020 - 14:15

    Laurea giurisprudenza- iscritto ordine consulenti del lavoro devo fare corso prima di inoltrare richiesta iscrizione?

    Rispondi
  • Maurizio 05/08/2019 - 10:43

    Buongiorno,sono laureato in giurisprudenza,per l iscrizione nel registro dei ctu,serve abilitazione all esercizio di avvocato?

    Rispondi
    Redazione Pedago.it 02/09/2019 - 12:31

    Può aspirare a diventare ctu chiunque abbia competenza specifica in un determinato ambito tecnico, iscritto al relativo ordine professionale. l'abilitazione risulta dunque fondamentale

  • Chiara 11/06/2019 - 21:01

    Salve, vorrei sapere se con la laurea in scienze politiche e relazioni internazionali è possibile partecipare al corso e anche la durata di quest'ultimo. grazie mille

    Rispondi
    Redazione Pedago.it 13/06/2019 - 09:28

    Buongiorno, il nostro corso per ctu ha una durata di 5 ore e non sono richiesti particolari requisiti di accesso. per maggiori informazioni ecco il link della pagina del corso ctu

  • Maddalena 28/04/2019 - 19:32

    Salve, vorrei sapere se con la mia laurea in criminologia e sociologia (classe l-40) è possibile partecipare al corso per la figura di ctu. grazie

    Rispondi
    Redazione Pedago.it 03/05/2019 - 09:37

    Buongiorno, il nostro corso per ctu non ha restrizioni riguardo ai requisiti, quindi può seguirlo senza alcun problema.

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