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La diagnosi energetica degli edifici: cos'è e chi è obbligato a farla

L'efficienza energetica degli edifici è un tema di grande attualità, in quanto essi rappresentano una delle principali fonti di consumo energetico. Per ridurre i consumi di energia e migliorare l'efficienza degli edifici, la normativa italiana prevede l'obbligo di fare la diagnosi energetica degli edifici, un procedimento valutativo specifico realizzato da esperti del settore, secondo criteri e standard stabiliti dalla normativa. In questo articolo, approfondiremo il tema della diagnosi energetica degli edifici, con particolare attenzione ai soggetti obbligati, alle sanzioni previste per il mancato rispetto dell'obbligo, ai costi della diagnosi energetica e a un esempio di simulazione della diagnosi energetica di un condominio.

In che cosa consiste la diagnosi energetica?

La diagnosi energetica degli edifici è una valutazione tecnica volta a valutare le prestazioni energetiche di un edificio. In particolare, si tratta di un'analisi che tiene conto dei consumi di energia dell'edificio, delle caratteristiche dell'involucro edilizio e dei sistemi di climatizzazione e illuminazione. L'obiettivo della diagnosi energetica è quello di identificare i punti critici dell'edificio in termini di efficienza energetica, e di proporre eventuali interventi migliorativi.

La diagnosi energetica può essere condotta su edifici di qualsiasi dimensione e destinazione d'uso, dal residenziale al commerciale, dall'industriale al pubblico. Il processo di diagnosi consiste in una serie di attività, tra cui:

  • l'analisi delle bollette energetiche;
  • la verifica delle caratteristiche dell'involucro edilizio e delle aperture;
  • l'ispezione dei sistemi di climatizzazione e illuminazione;
  • la stima dei carichi termici;
  • il calcolo dei coefficienti di trasmittanza termica.

Una volta completata la diagnosi, vengono elaborati dei report che illustrano i risultati dell'analisi e i possibili interventi per migliorare l'efficienza energetica dell'edificio. Tra gli interventi possibili ci possono essere:

  • la sostituzione degli infissi;
  • l'installazione di pannelli solari;
  • la sostituzione dei vecchi impianti di riscaldamento o di climatizzazione con altri più efficienti;
  • l'adozione di soluzioni per la riduzione del consumo di energia elettrica.

Qual è la normativa di riferimento per la diagnosi energetica?

In Italia la normativa di riferimento per la diagnosi energetica degli edifici è il Decreto Legislativo n. 192 del 19 agosto 2005, che recepisce la Direttiva Europea 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia. Il decreto stabilisce i punti cardine per la conduzione di questa valutazione, identificando:

  • l'oggetto e le procedure della diagnosi energetica;
  • i tecnici autorizzati a svolgerle;
  • gli edifici soggetti all'obbligo di diagnosi energetica;
  • le sanzioni per chi non adempie all'obbligo.

Chi è obbligato a fare la diagnosi energetica?

L'obbligo di diagnosi energetica ricade in primo luogo sui proprietari di edifici esistenti con una potenza termica utile superiore a 70 kW ma si applica anche agli edifici pubblici, a prescindere dalla loro potenza termica, come ad esempio:

  • le scuole;
  • gli ospedali;
  • le sedi amministrative.

Ad essere esclusi dall'obbligo di diagnosi sono solo gli edifici di culto e di quelli di interesse storico-artistico.

Quali sanzioni sono previste per il mancato rispetto dell'obbligo di fare la diagnosi energetica?

Il mancato rispetto dell'obbligo di fare la diagnosi energetica degli edifici può comportare diverse conseguenze spiacevoli per gli inadempienti. In primo luogo, il Decreto Legislativo n. 102 del 4 luglio 2014 prevede una sanzione amministrativa pecuniaria per il mancato adempimento dell'obbligo che va da un minimo di 2.500 euro a un massimo di 10.000 euro, e viene irrogata dall'autorità competente in materia di energia, che può essere il comune o la regione.

Inoltre, il mancato rispetto dell'obbligo di fare la diagnosi energetica può comportare anche l'impossibilità di usufruire di agevolazioni fiscali e incentivi previsti in materia di efficienza energetica. Ad esempio, per poter beneficiare della detrazione fiscale del 50% per interventi di riqualificazione energetica degli edifici, è necessario fare la diagnosi energetica dell'edificio.

Chi redige la diagnosi energetica?

La diagnosi energetica degli edifici deve essere redatta da un tecnico abilitato in possesso di una specifica formazione e di un'accresciuta esperienza in materia di efficienza energetica degli edifici che lo rendano in grado di effettuare le analisi e le valutazioni necessarie per identificare i punti critici dell'edificio in termini di efficienza energetica e proporre eventuali interventi migliorativi.

Nello specifico, può essere redatta, da professionisti come ingegneri, architetti e periti industriali iscritti all'albo all'albo professionale del proprio ordine di riferimento. Tuttavia, in conformità con le novità apportate alla normativa dal Decreto Lgs. 73/2020, i professionisti che svolgono le certificazioni energetiche obbligatorie devono essere dei soggetti certificati come:

Quanto costa fare una diagnosi energetica?

Il costo della diagnosi energetica degli edifici può variare in base a diversi fattori, come:

  • la dimensione dell'edificio;
  • la sua complessità;
  • il grado di dettaglio richiesto per l'analisi;
  • il livello di competenza del professionista incaricato.

In genere, il costo della diagnosi energetica per un edificio di medie dimensioni può variare da qualche centinaio di euro a qualche migliaio di euro. Tuttavia, è importante tenere presente che il costo della diagnosi energetica può essere compensato dagli eventuali risparmi sui costi di gestione dell'edificio, che derivano dall'adozione di soluzioni più efficienti a seguito della diagnosi. Inoltre, è possibile usufruire di agevolazioni fiscali e incentivi per la realizzazione di interventi di miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici, che prevedono il rimborso di una parte dei costi sostenuti per la diagnosi energetica e per gli interventi di riqualificazione energetica dell'edificio.

Per conoscere nel dettaglio il costo della diagnosi energetica per un edificio specifico, è consigliabile rivolgersi a professionisti qualificati e accreditati, che possono fornire una valutazione dettagliata e personalizzata in base alle specifiche caratteristiche dell'edificio da analizzare.

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