Valutazione del rischio stress da lavoro correlato: informazioni e normative

Spesso siamo portati a pensare che la maggior parte dei disturbi che ci affliggono siano causate da problemi fisici, sottovalutando gli aspetti psicologici. Stati di tensione, agitazione, ansia da prestazione, sentirsi costantemente sotto pressione, sono solo alcuni esempi sensazioni di disagio che un lavoratore può sperimentare nello svolgimento delle proprie mansioni, in molti casi il responsabile è semplicemente lo stress da lavoro correlato. Scopriamo qual è il significato di questo termine, quali sono i suoi sintomi e le sue cause, ma soprattutto come effettuare una valutazione del rischio di stress da lavoro correlato secondo le normative in vigore.
Cos'è lo stress da lavoro correlato? Ecco la definizione
In medicina del lavoro il significato di stress lavoro correlato, o sindrome di burnout, può essere definito come la sensazione di disagio avvertita dal lavoratore quando i compiti che dovrebbe svolgere superano le sue capacità e non riesce a fronteggiarli. Lo stress da lavoro correlato non è considerato una vera e propria malattia, ma può ugualmente portare il soggetto che ne soffre ad ammalarsi, sottovalutarlo e ignorare la comparsa dei primi sintomi è fortemente sconsigliato e deleterio. Perciò la legge stabilisce l'obbligo di effettuare un'opportuna valutazione del rischio di stress sul posto di lavoro.
Quali sono i sintomi?
I campanelli d'allarme a cui si deve prestare attenzione sono molteplici, ma possono essere raggruppati in quattro grandi categorie:
- Sintomi Lavorativi (assenteismo, problemi disciplinari, conflittualità)
- Sintomi Comportamentali: (scarsa autostima, indecisione, insicurezza)
- Sintomi Psicologici (mancanza di concentrazione, stanchezza cronica, stati d'ansia)
- Sintomi Psicosomatici o fisici (problemi cardiocircolatori, respiratori, insonnia)
Quali sono le fonti o i fattori determinanti?
Le fonti o i fattori variano in relazione al tipo di lavoro ma spesso hanno delle matrici comuni:
- Scarso potere decisionale e/o mancanza di autonomia sul posto di lavoro;
- Carichi e orari di lavoro eccessivi, svolti a ritmi estenuanti;
- Impossibilità di relazionarsi con colleghi e superiori;
- Impossibilità di avere uno sviluppo di carriera e una crescita professionale;
Valutazione del Rischio Stress Lavoro Correlato: Obblighi e Normative
La valutazione del rischio da stress lavoro correlato fa parte della valutazione dei rischi in azienda. Le modalità e procedure relative vengono disciplinate dal Testo unico sulla sicurezza sul lavoro. Secondo quanto riportato nel D.lgs 81/08 la valutazione è obbligatoria e deve essere effettuata dal Datore di Lavoro in stretta collaborazione con il RSPP o Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e del Medico Competente, in consultazione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), ai quali possono acquisire le conoscenze e le competenze necessarie a svolgere questo lavoro di controllo frequentando corsi di formazione di 4 ore sullo stress lavorativo. I dati raccolti durante la valutazione e devono essere inseriti nel Documento di Valutazione dei Rischi, il DVR.
Come si effettua la valutazione?
Secondo i contenuti dell'Accordo Europeo dell'8 ottobre 2004, recepito dall'Accordo Interconfederale del 9 giugno 2008, la valutazione dei rischi deve essere effettuata perseguendo due principali obbiettivi:
- Individuare i sintomi di stress lavorativo e i soggetti che li manifestano
- Individuare possibili fonti o fattori di stress nell'ambiente lavorativo
Per soggetti si intendono tutti i lavoratori, inclusi dirigenti e preposti al controllo. Per rendere la valutazione più efficace devono essere suddivisi in gruppi omogenei in base alle mansioni svolte, e verificare se esposti a rischi dello stesso tipo o se manifestino i medesimi sintomi.
Le Fasi della valutazione
Il processo di valutazione deve essere eseguito in più fasi tra loro collegate:
- Raccolta informazioni
- Indagine
- Pianificazione interventi
- Attuazione interventi
- Monitoraggio
- Verifica/Aggiornamento DVR
Sanzioni per mancata valutazione del rischio di stress lavoro correlato
L'omissione della valutazione dello stress nella compilazione del DVR comporta una sanzione che va da un minimo di 2.500 fino ad un massimo di 6.400 euro e, nei casi più gravi, è previsto l'arresto da 3 a 6 mesi. Cifre analoghe vengono applicate anche nei casi in cui RSPP e Medico Competente non abbiano partecipato alla redazione del documento.
Dai 2.000 ai 4.000 euro invece vanno le sanzioni per incompletezza della valutazione, e per mancata consultazione dell' RLS.
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