Rischio Elettrico: Definizione, normativa, fattori, attrezzature
Il significato di rischio elettrico è comprensibile a tutti, è facile ricondurlo alle tematiche della sicurezza sul lavoro correlata a tutti i lavori che ruotano attorno agli impianti elettrici o sistemi sotto tensione. Ma oggi cercheremo di darne una definizione più precisa, prendendo come riferimento la normativa in vigore, elencando tutti i possibili fattori, e fornendovi un quadro ampio e chiaro di come prevenirlo.
Rischio Elettrico: Definizione
Secondo quanto riportato nel Testo Unico per la Sicurezza sul Lavoro, è classificabile come rischio elettrico quel "rischio che deriva dal contatto diretto o indiretto con una parte attiva e non protetta di un impianto elettrico, così come il rischio d'incendio o esplosione derivanti dal pessimo stato di manutenzione o dall'imperizia nell'impiego di impianti e strumentazione."
In parole povere, ovunque si svolga un lavoro in prossimità o direttamente su fonti di alimentazione di natura elettrica, si parla di esposizione al rischio elettrico.
Normativa sul Rischio Elettrico
La normativa che regolamenta i lavori esposti a rischio elettrico è vasta e dettagliata e si occupa di fornire delle direttive efficaci per ridurre al minimo la possibilità che si verifichino degli incidenti. Una delle prime norme emanate in questa direzione è la Legge n°46 del 5 marzo 1990 denominata "Norme per la sicurezza degli impianti", successivamente rivista e abrogata dal D.lgs 37 del 2008 "Conformità impianti e apparecchiature/impianti elettrici/messa a terra/verifiche periodiche". In pratica sono norme tecniche che sanciscono le prime linee guida in materia basandosi su:
- requisiti degli impianti;
- requisiti delle attrezzature;
- periodicità della manutenzione;
- periodicità delle verifiche da effettuare;
Un altro importante riferimento è il D.lgs 81, agli articoli che disciplina la materia del rischio elettrico al CapoIII - Impianti e apparecchiature elettriche (da art. 80 a 86), e al CAPO IV - Sanzioni (art. 87), ovvero:
- Articolo 80 - Obblighi del datore di lavoro;
- Articolo 81 - Requisiti di sicurezza;
- Articolo 82 - Lavori sotto tensione;
- Articolo 83 - Lavori in prossimità di parti attive;
- Articolo 84 - Protezioni dai fulmini;
- Articolo 85 - Protezione di edifici, impianti strutture ed attrezzature;
- Articolo 86 - Verifiche e controlli;
- Articolo 87 - Sanzioni a carico del datore di lavoro, del dirigente, del noleggiatore e del concedente in uso;
In fine, abbiamo Norma CEI 11-27, giunta alla IV edizione ormai, che regola lo svolgimento dei lavori esposti al rischio elettrico e che ha introdotto le seguenti novità:
- definizione delle figure responsabili dei lavori elettrici;
- modifiche alle definizioni di lavoro elettrico e lavoro non elettrico;
- istruzioni specifiche per le persone comuni che eseguono lavori non elettrici;
- introduzione della distanza DA9 riguardante i lavori non elettrici;
- modifiche alla distanza di lavoro sotto tensione, in riferimento alla bassa tensione;
- innovazioni nella modulistica relativa a tali lavori.
Rischio elettrico: Conseguenze
Per quanto riguarda gli effetti dell'elettricità sul corpo umano e la salute si parla di folgorazione o elettrocuzione quando vi è un passagio di corrente attraverso il corpo.
L'elettrocuzione può avvenire per:
- Contatto diretto;
- Contatto indiretto;
- Arco elettrico;
Per quanto riguarda gli effetti possiamo avere:
- Tetanizzazione;
- Arresto della respirazione;
- Fibrillazione ventricolare;
- Ustioni;
Oltre a questi, uno dei pericoli più diffusi derivati direttamente dal rischio elettrico è l'incendio, che può avvenire per:
anomalia dell'impianto elettrico;
- corto circuito;
- arco elettrico;
- sovraccarico;
Valutazione del Rischio Elettrico
Tutti questi fattori rendono necessaria sui luoghi di lavoro la valutazione del rischio elettrico che deve tenere conto diversi elementi, tra cui:
- fonti di rischio primarie come impianti ed apparati;
- condizioni specifiche e le caratteristiche del luogo di lavoro;
- caratteristiche dei processi lavorativi;
La valutazione, così come avviene per il DVR, deve essere effettuata dettagliatamente e deve essere periodicamente rivista in base alle variazioni subite dai processi lavorativi che possano portare ad aumenti di dispendi energetici e a conseguenti sovraccarichi.
Ovviamente la valutazione dovrà ispirarsi e sottostare alle normative tecniche CEI, rispettarne i requisiti di sicurezza, i livelli di accettabilità e tutti i parametri relativi ad attrezzature, dispositivi di protezione e formazione delle figure qualificate per svolgere lavori esposti a rischio elettrico.
VEDI ANCHE: Le figure di PES, PAV e PEI nei lavori elettrici: nomina, requisiti e formazione
Quando si parla di rischio elettrico cosa è importante ricordare?
Chiudiamo con alcune semplici regole, o misure preventive, che si rivelano sempre utili quando si tratta di lavori esposti a rischio elettrico:
- assicurarsi che l'impianto elettrico abbia un regolare attestato di conformità secondo la L.46/90;
- conoscere l'ubicazione e il funzionamento quadro elettrico generale;
- conoscere l'ubicazione e il funzionamento del quadro elettrico di zona per porterla isolare all'occorrenza;
- verificare spesso il buon funzionamento dell'interruttore differenziale;
- non lasciare accesi apparecchi attivi che potrebbero causare incidenti durante la vostra assenza o di notte;
- non utilizzare mai apparecchi nelle vicinanze di liquidi o in caso di elevata umidità;
- assicurarsi che attrezzature di lavoro e dispositivi di protezione siano a norma e rispettino gli standard;
- far revisionare e controllare gli impianti esclusivamente a personale qualificato;
- evitare di sovraccaricare le prese della corrente abusando di prolunghe, triple, ciabatte a cui siano collegati un numero eccessivo di dispositivi;
- nel togliere la spina dalla presa non tirare mai il cavo e ricordare di spegnere prima l'apparecchio;
- non utilizzare mai l'acqua per spegnere un incendio di natura elettrica ma estintori a polvere o CO2.
- se qualcuno è in contatto con parti in tensione prima sezionare l'impianto e poi procedere con il soccorso;